Raphael Baglione - Esperto di Design Thinking

Interessante, vero?
Vuoi restare in contatto con me?

Ti terrò aggiornato su temi innovativi e su eventi, corsi, seminari, magari proprio nella tua città

Grazie e a presto

Firma Raphael Baglione

RAPHAEL BAGLIONE

Domande & Risposte sul Design Thinking

Domanda:

Oltre alla semplice sovrapposizione dei tre filtri, che mi sembra puramente qualitativa, secondo il Design Thinking come posso aggiungere delle misure per valutare le chance di successo? Come posso quantificare il ritorno degli investimenti che si rendono necessari per sviluppare un prodotto o progetto?

Risposta:

I tre filtri non sono SOLO qualitativi, sono la costante combinazione di dati, analisi e valutazioni di tipo qualitativo e quantitativo. 
La desiderabilità, dato qualitativo, (condizione sine qua non) permette di individuare il senso che la persona attribuisce ad una determinata soluzione e quindi il valore che la persona le attribuisce. Sarà a partire dal valore (qualitativo) che potremo determinare anche il valore venale (quantitativo).
La valutazione della soluzione e della sua redditività (non solo economica), si fa attraverso un processo iterativo fatto di prototipazione leggera e test, con un team di stakeholder che viene definito a monte del progetto e che in certe fasi comprende anche il controllo di gestione: ciascuna idea, viene valutata anche soppesando il suo ritorno economico che però, da solo, non basta per la sua approvazione. 
L’obiettivo è quello di cercare l’errore ovunque esso si annidi, incrociando sistematicamente dati qualitativi e quantitativi per poter sviluppare una soluzione che sia “giusta” per il cliente e per l’azienda.
Il Design Thinking non perde mai di vista la globalità degli interessi dei vari stakeholder esterni ed interni. 
A titolo di precisazione, per quanto riguarda la performance finanziaria gli strumenti che si utilizzano sono quelli tradizionali per quantificare il ritorno sul investimento e la fattibilità economica (3° filtro REDDITIVITA’). 
Quel che cambia è che, accanto alla performance finanziaria di tipo strettamente quantitativo (ROI ad esempio) si aggiunge l’elemento qualitativo, cioè se la soluzione “paga” anche in termini di soddisfazione dei clienti, del personale aziendale, dei partner eventuali, delle esigenze di coerenza con la storia presente e futura del marchio o con la visione che abbiamo dischiarato di avere, ecc. 
Quando anche tu vorrai usare il Design Thinking con successo, 
contattami via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. A presto

 

Domanda:

Bravo semplice e chiaro. Mi piace molto la parte della fattibilità, perché come giustamente dici, non è solo tecnica, ma occorre anche fare una cosa che spesso non viene considerata: devi guardare l'organizzazione che hai, devi preparare le tue risorse umane affinché presentino ai potenziali clienti il nuovo prodotto al meglio, partendo da chi risponde al telefono, passando per l'amministrazione vendite, fino ai commerciali che andranno a proporlo

Risposta:

Grazie B, concordo in pieno! La fattibilità include anche e forse soprattutto le risorse umane e i processi interni per sostenere credibilmente il nuovo prodotto sul mercato. Va progettata a tavolino una strategia coordinata esattamente come se fossimo a teatro. Ad una scena che si svolge sul palcoscenico (il nostro mercato), corrispondono una serie di azioni nel backstage, perfettamente coordinate e sincronizzate come luci, suono, movimento scenografia, ecc., che danno armonia e credibilità alla scena sul palco/mercato. A teatro si fanno ore e ore di prove mentre nelle aziende purtroppo moltissimo viene dato per scontato. Basterebbe mettersi nei panni del cliente (indagine in incognito) per una giornata per vedere quante falle macroscopiche emergono e quanto l’esperienza del cliente (o peggio: potenziale cliente) possa essere desolante. Se ti interessa l’argomento, contattami via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. A presto

 

Domanda:

Approccio interessante, ma come misurate la Desiderabilità? Mi interessa soprattutto conoscere come definite il campione statistico rappresentativo, poiché è uno dei punti critici nelle analisi preventive per lo sviluppo prodotti. Ho riscontrato spesso che per le aziende medio piccole è molto difficile fare in maniera efficace tale attività.

Risposta:

Buongiorno M, noi non usiamo le classiche tecniche a base statistica in quanto l’argomento desiderabilità è davvero cruciale e pertanto dobbiamo disporre di una comprensione più profonda. Attraverso specifiche tecniche di osservazione ed ascolto passivo del cliente all’interno del suo ecosistema, arriviamo a comprendere i significati che muovono le sue azioni, così come i momenti emotivamente significativi (in positivo e negativo). Elementi chiave da cui partire per determinare 
1) cosa sia realmente desiderabile 
2) cosa no 
3) cosa potrebbe essere gradito ma che non motiverebbe sufficientemente all’acquisto. 
Per saperne di più contattami via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Domanda:

Da Raphael Baglione non si finisce mai di imparare sia dal punto di vista professionale che da quello umano e motivazionale. Ho partecipato alla presentazione del progetto Design thinking a Bologna e ho trovato questa metologia di lavoro molto innovativa. Spero presto di partecipare al corso per approfondire l'argomento e metterlo in pratica.

Risposta:

Grazie M, ci vediamo a breve per il corso di base sul Design Thinking . Nel frattempo per saperne di più sul calendario 2015/2016 del nostro corso di base, visita la pagina:http://doortoinnovation.com/.../corso-base-di-design... o contattami via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. A presto

 

Domanda:

I metodi che proponete hanno un approccio statistico? fornite voi gli studi sui campioni di riferimento, es. Desiderabilità suppongo sia valutata sulla base di interviste a un pubblico profilato, magari utilizzando il social network? Mi interesserebbe avere qualche informazione su quali supporti potete dare. Grazie.

Risposta:

Buongiorno N, no, le nostre ricerche sono di tipo etnografico e puntano sul significato che le persone danno a quello che fanno ed alle emozioni che ci mettono o che ne ricavano che sono la vera chiave di successo o fallimento di un prodotto/servizio ma anche di un processo e di un’organizzazione. Per un approfondimento gratuito, contattami via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. A presto

 

Domanda:

Interessante! la parte sulla fattibilità e sulla redditività mi ha fatto riflettere.

Risposta:

Grazie G, è vero che spesso la parte organizzativa non viene abbastanza presa in considerazione in fase di valutazione della fattibilità, possiamo approfondire la tua riflessione per la tua attività. Sono a la tua disposizione per UN APPROFONDIMENTO GRATUTO. Contatami via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. A presto

 

Domanda:

Mi piacerebbe anche avere qualche dettaglio in più sul metodo di lavoro. Affiancate l'azienda cliente solo in fase di progettazione o anche in fase di realizzazione? Grazie mille!!!

Risposta:

Con piacere.... Ci rivolgiamo alle aziende e alle organizzazioni che intendono innovare con prodotti, servizi e processi, e operiamo insieme a loro per raggiungere il loro obiettivo. Facilitare attraverso il Design Thinking, significa indicare metodo e strumenti per rendere fluido ed efficace il processo che va dall’apprendere tecniche atte a scoprire reali opportunità (fase di progettazione) per generare vera innovazione, al saperla realizzare con successo (fase di realizzazione). Di più, affianchiamo per costruire autonomia. L’intervento di Door to Innovation consiste nel mettersi a fianco dell’imprenditore e del management dell’azienda per proporre un percorso concordato e strumenti concreti che i team aziendali applicano sotto la nostra guida e supervisione. A presto

 

Domanda:

Questo approccio è applicabile a tutti i settori o in base alla vostra esperienza si applica meglio a settori specifici?

Risposta:

Buongiorno B. Questo approccio è applicabile a tutti i settore e sistemi distributivi B2B o B2C perché il design thinking parte dalle persone. Ne osserva i comportamenti, ne intuisce i bisogni. E ‘un metodo “user-centric, che parte dal consumatore/cliente/persone per cogliere un valore e trasferirlo al prodotto, servizio. 
Il Design Thinking evolve e non riguarda più solo i prodotti e servizi. I dirigenti utilizzano questo approccio per definire le strategie e gestire l’innovazione dei processi per correggerne l’inefficienza et la complessità (gestione del cambiamento). Quando vuoi scoprire come applicare il Design Thinking al tuo settore, contattami via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. A presto

 

Domanda:

Ho capito che la desiderabilità è cruciale. Sarà destinato ad avere più successo un prodotto desiderabile se i primi a desiderarlo sono coloro che intendono crearlo e commercializzarlo e perché no trarre un profitto. Questo semplice passaggio fa capire l'importanza del legame tra design thinking e mondo delle start-up innovative. Capire se il desiderio è diffuso rappresenta sicuramente una sfida per gli eventuali investitori.

Risposta:

Buongiorno R, esatto! Il dubbio dell’investitore è infatti che l’idea imprenditoriale possa avere un senso solo in un mondo immaginario dell’imprenditore. Molte delle startup che falliscono nei primi anni di vita, basano lo sviluppo di prodotti/servizi sulla “FATTIBILITA” (e redditività) derivante da nuove tecnologie che entusiasmano i giovani imprenditori. Non è detto però che le soluzioni proposte rispondano a bisogni realmente esistenti o che siano formulate correttamente per intercettare eventuali bisogni reali (DESIDERABILITA’). Il Design Thinking guida a comprendere proprio questo, mettendo al riparo gli investitori e le startup innovative (ma in generale tutte le aziende che innovano) dal rischio di fallimento di un’idea o di un investimento. Se ti interessa saperne di più contattami via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . A presto

 

Domanda:

Bravo Raphael. Interessante, sembra un metodo davvero innovativo e applicabile. Mi piacerebbe molto approfondire. Grazie

Risposta:

Buongiorno C, giusto, l’applicabilità nel quotidiano è uno dei punti forti del Design Thinking e dato che utilizzandolo se ne comprende ancor meglio l’efficacia, si è incentivati a continuare ad utilizzarlo migliorando così sia la qualità della propria vita in azienda (meno stress) nonché i risultati che si possono ottenere. Per saperne di più contattami via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e visita la pagina: http://doortoinnovation.com/.../corso-base-di-design....

 

 

 

Alcuni nostri clienti