La metodologia manageriale del Design Thinking (sviluppata a Stanford e poi diffusasi rapidamente in USA, Canada e in gran parte d’Europa), aumenta drammaticamente la capacità delle organizzazioni (aziende profit, no profit, pubbliche amministrazioni ecc.) di prendere decisioni efficaci e redditizie, creando condivisione e “benessere” per tutti i suoi stakeholder, interni ed esterni.
Lo fa insegnando ai team aziendali a sviluppare il pensiero creativo, sul modello di quello del designer ed a utilizzare un approccio alla soluzione dei problemi ispirato al metodo scientifico utilizzato nella ricerca.
Il mix ben dosato di queste tecniche, che costituiscono l’insieme delle metodologie del D.T., produce squadre molto coese e determinate, in grado di creare una sorta di “realtà aumentata” dove la visione dei problemi si sposa con l’emergere immediato di potenziali soluzioni innovative, le cui ricadute positive e/o negative appaiono immediatamente più chiare.
Quali sono i vantaggi del Design Thinking?
Tra i tanti vantaggi del Design Thinking, uno dei principali è quello di fornire all’imprenditore/manager una risorsa fondamentale per prendere decisioni cruciali, relative a strategia ed organizzazione aziendale, abbattendo drasticamente i rischi ad esse connessi.
Quali sono i principali campi di applicazione del Design Thinking?
Il D.T. è applicabile a tutti i tipi di i problemi, che siano di strategia, di organizzazione, di sviluppo nuovi prodotti o servizi e produce i migliori risultati quando ci si trova confrontati a problemi di natura complessa e/o alla scarsità di elementi o informazioni riguardo al futuro.
- La definizione della strategia aziendale a medio/lungo termine
- L’ideazione di nuovi prodotti e servizi (anche innovazioni radicali) o processi
- Progetti di organizzazione e ri-organizzazione aziendale
- Progetti di acquisizione, spin-off
- Avvio di startup
- Ciclo risorse umane
Come funziona il Design Thinking?
In cosa consiste
Il DT è un metodo di gestione aziendale basato sui principi del design strategico. Il processo e gli strumenti sono inspirati a quelli adottati dai designer per lo sviluppo di idee creative, la loro selezione e verifica.
Il Design Thinking agevola la presa di decisioni strategiche, riducendone di conseguenza anche la quota di rischio ed esalta l’efficacia aziendale che ne esce significativamente accresciuta.
Chi lo applica?
Un team composto da diverse funzioni aziendali (secondo la natura del progetto) ed eventuali attori chiave extra aziendali (clienti, fornitori, partner, ecc.) sotto la guida di un “Project Leader”
Qual è l’obiettivo
L’obiettivo del Design Thinking è quello di identificare una soluzione innovativa ad un problema, che soddisfi 3 criteri fondamentali: gradimento (del mercato o degli attori), fattibilità e redditività o sostenibilità economica.
Come si arriva al risultato
Si arriva al risultato attraverso un metodo strutturato in 5 fasi:
- Identificazione del problema e quindi dell’obiettivo
- Identificazione del contesto (Dati e attori chiave)
- Esplorazione e ricerca delle opportunità.
- Ideazione, prototipazione, test e validazione.
- Implementazione.
Il risultato
Utilizzando l’approccio Design Thinking si è in grado di concepire soluzioni innovative; comprendere a fondo chi siano gli attori chiave e quale sia la loro importanza nell’ecosistema aziendale e cosa conti davvero per loro; sviluppare una visione sponsorizzata dall’imprenditore / top management e condivisa dai colleghi; abbattere i rischi e adottare soluzioni che creino valore per l’azienda, per il mercato e per gli attori chiave. Scopri tutti i vantaggi del Design Thinking.